sabato 14 settembre 2013

Jodie Foster looking pissed o Elysium di Neill Blomkamp (2013)

Benvenuti a Elysium. Si dovrebbe stare bene a Elysium, insomma sei lontano dalla mefitica e sovraffollata atmosfera della terra, parli francese con i tuoi bambini che, belli, biondi e accecanti, ingurgitano macarones e rimangono comunque belli, biondi e accecanti. Hai pure costruito Wisteria Lane su una sorta di stazione circolare orbitante, sbattendo in faccia il tuo status suburbano, elitario e sovrastante, a tutti i poveri mentecatti che alzano lo sguardo al cielo in cerca di conforto. Gente che si fa operare da metalmeccanici sotto anfetamine o nel migliore dei casi che esibisce treccine alla Snoop Lion. Cosa manca a Elysium? Ma niente! Hai pure una sorta di doccia pressurizzata che ti guarisce da qualunque malattia (pensa se una cosa così l’avesse avuta Elizabeth Shaw!), insomma che ti manca a Elysium? Chiediamolo a Jodie Foster. Anzi chiedeteglielo voi perché io avrei paura solo a intralciarle la strada mentre porta regali ad altri bambini belli biondi e accecanti. Se «Betty Draper looking pissed» è stato un trend topic per anni non so cosa aspettarmi dopo l’uscita in sala di Elysium di Neill Blomkamp (neanche a crederci quello di District 9) Insomma Jodie ma che ti hanno fatto? Te ne stai lì seduta con le mani strette, incazzatissima, con la paresi facciale, la bocca all'ingiù, le sopracciglia aggrottate e quel taglio di capelli pronto a vincere le primarie dei repubblicani. Jodie, dico davvero, c’è un motivo per cui sei così assatanata? OK, poi arriverà Matt Damon in versione pornoattore, morente e pimpato con un esoscheletro e un hard disk nel cranio (sic!) a disturbare la tua suburbia perfetta ma prima perché ce l’hai così su con tutti? Ce lo vuoi dire?

Mentre si trascinano piuttosto stancamente le vicende (telefonatissime) di Matt che moribondo realizza il sogno di portare la sua amata ed ex compagna d’orfanotrofio su Elysium, cominciamo a darci una risposta. Sì, perché Jodie non ha proprio voglia di parlarne, si vede. Vi guarderebbe con odio passivo-aggressivo e se ne andrebbe sui suoi tacchi scomodi. Non sarà forse che ci siamo fatti i conti male, eh Jodie? Sì, perché Neill Blomkamp dopotutto è stato il regista del meraviglioso District 9, con lui vai sul sicuro! Critica sociale, ribaltamento del punto di vista, sci-fi che si muove verso nuovi territori, insomma bisogna puntare sul cavallo vincente! Guarda poi che produzione, le major che fanno a gara per assicurarsi il film, ben 115 milioni di dollari! Basta firmiamo, dov'è la penna?
#einvece.
Invece ti sei ritrovata in un film telefonato, superficiale, spesso tirato per i capelli (guarda un po’ che fine ha fatto Matt…), dove sì, c’è qualche soluzione visiva interessante ma niente che valga il prezzo di un biglietto al cinema, figuriamoci essere all'altezza di District 9.
A noi di Elysium rimarrà solo la tua faccia incazzatissima, Jodie, quella sì. Sento che la grande e roboante macchina della memetica si è già messa in moto. Perché in quelle inquadrature, in quei tuoi primi piani, c’è tutto un mondo che ci rappresenta, dentro e fuori dalla sala cinematografica.

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