Certamente Scanners è il film più iconico e riconoscibile di tutta la filmografia di David Cronenberg. In esso le istanze del cinema del regista canadese trovano un’equa e felice espressione. I già elaborati temi della mutazione, il tentativo di rappresentazione visiva dell’attività neuronale, l’incombenza della tecnologia (nella sua accezione più ampia e anti-naturale) sull’uomo sono declinati in Scanners in maniera chiara, immediata, attraverso soluzioni registiche e autoriali di grande valore.
La vicenda racconta dello scontro motivazionale e
poi fisico di due fratelli: Cameron Vale e Darryl Revok, entrambi “scanner”
ovvero individui il cui sistema nervoso è in grado di annullare lo spazio fra i
corpi, riuscendo così a controllare, violare l’individualità altrui. Quella che
propone Cronenberg è una vera e propria “fisiologia della telepatia”. Egli pone
le fondamenta di un evento sovrannaturale quale la telepatia su una base
biologica, organica. Quando gli scanner entrano in contatto con il sistema
nervoso altrui (foss’anche quello di un altro scanner) avvengono nel corpo dell’ospite
degli sconvolgimenti fisiologici: emorragie, dolori, crampi allo stomaco,
nausee, svenimenti. Cronenberg attraverso le visioni differenti (lo saranno poi
davvero?) di Cameron e Darryl sembra voler raccontare la patogenesi di
individui le cui capacità, la cui “patologia” è mediata dall’assunzione endovena
di un farmaco (ormai di culto): l’Ephemerol, dagli effetti calmanti. Il dottor
Ruth, che sembra proprio un medico dedito alla PNEI
(psiconeuroendocrinoimmunologia), altro non è che la riedizione mainstream di figure raccontate già dai
precedenti film di Cronenberg: il dermatologo Antoine Rouge di Crimes of the future, il prof. Hobbes
esperto in dermosifilopatia de Il demone sotto la pelle, il chirurgo plastico Keloid di Rabid sete di sangue. Come Ruth, le figure citate sono tutti
figliastri degeneri del già degenerato dottor Frankenstein. Individui che
seppur consci del limite raggiunto dalla scienza al servizio dell’uomo (limite
che Cronenberg ci tiene a manipolare, riscrivere e ricollocare in futuri distòpici
e claustrofobici) non esitano nel tentativo di superarlo. Come certe scellerate
figure di scienza raccontate da Lovecraft essi desiderano che la visione
univoca che li permea si realizzi nonostante essa porti alla creazione di
creature mostruose e aberrazioni in grado di provocare morte e distruzione su
scala ecumenica.