Dopo la realizzazione di Stereo, il giovane David Cronenberg si mette all’opera su un
secondo progetto, Crimes of the future,
che porta avanti e completa la visione della sua opera prima. Come in Stereo non vi è audio in presa diretta,
ma il commento sonoro è affidato a una voce fuori campo che saltuariamente
narra e descrive gli eventi. Unica differenza formale è l’utilizzo del colore
che in Crimes of the future assume un
valore simbolico e psicologico.
Cronenberg filma il peregrinare di Tripod attraverso
campi lunghi e silenzi à la Antonioni
ma soprattutto all’interno di architetture razionaliste fatte di enormi,
asettici e geometrici spazi che sembrano citare direttamente il Godard più
avant-pop, quello di Agente Lemmy
Caution, missione Alphaville. Azioni ferine e disturbanti quelle che vedono
Tripod osservatore attivo e spesso promotore di quelle che sono vere e proprie
pratiche simboliche. Simbolismo che in alcuni casi è erotico e sessuale: per
esempio al Gruppo oceanico di podologia si cerca di ritrovare serenità,
appagamento e placare l’isteria attraverso la manipolazione dei piedi, all’istituto
di Import-export metafisico alcuni individui vengono testati mentre ripongono
accuratamente biancheria femminile all’interno di piccoli sacchetti di
plastica. In altri casi il simbolismo di Crimes
of the future è dichiaratamente surrealista come quando Cronenberg cita
direttamente Mirò in un’inquadratura notturna con quattro lastre di vetro illuminate
di colore rosso, blu, giallo e verde (immagine a destra) o il Buñuel de L’âge d’or nella già discussa
sequenza della manipolazione erotica dei piedi.
Purtroppo lo
sperimentalismo di Crimes of the future come
di Stereo diede grandi difficoltà a
Cronenberg per la distribuzione dei suoi primi film. Nel castoro dedicato al regista canadese, Gianni Canova racconta che persino
il «Backstage» di Toronto, una delle sale più votate al cinema sperimentale e
artistico della città rifiutò di mettere in programmazione i due film a causa
dei lunghi silenzi e della mancanza di dialoghi.
Comunicato Stampa
RispondiEliminaIl festival diventa un grande progetto culturale con importanti mostre internazionali.
David Cronenberg star dell’11/mo Lucca Film Festival
Al regista canadese sarà dedicata una retrospettiva completa dei suoi film e diverse mostre
Sarà David Cronenberg, regista, sceneggiatore, produttore e scrittore canadese, l'ospite d'onore della undicesima edizione del Lucca Film Festival, che si terrà dal 15 al 21 marzo nell’omonima cittadina toscana. Le iniziative dedicate all’autore di film-cult quali Videodrome, La Mosca e i più recenti A History of Violence e Cosmopolis partiranno il 15 febbraio con l’apertura di varie mostre internazionali – di cui una in anteprima italiana – che coinvolgeranno diverse location (le mostre rimarranno aperte fino al 3 maggio).
Il Festival è tra gli eventi di punta delle manifestazioni organizzate e sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e le mostre dedicate a Cronenberg sono organizzate insieme al “Comitato Nuovi Eventi per Lucca” e sostenute da Banca Pictet e Société Générale. Si avvale inoltre del supporto di Banca Generali Private Banking, Regione Toscana, Comune di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, della collaborazione di Provincia di Lucca, Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Centro Arti Visive, Photolux Festival e del patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
David Cronenberg sarà presente a Lucca nei giorni del festival per partecipare al programma previsto di proiezioni, incontri, conferenze e concerti (dedicati alle colonne sonore dei suoi film), che sarà realizzato in collaborazione con il Toronto International Film Festival e con la società Volumina di Torino. I biglietti di ogni attività saranno a breve acquistabili e/o prenotabili online sul sito del festival (www.luccafilmfestival.it).
“Il festival – ha spiegato il presidente Nicola Borrelli - che grazie al successo del 2014 con David Lynch, continua a crescere esponenzialmente, si appresta quindi a diventare il grande evento cinematografico italiano, e non solo, che congiunge inverno e primavera con un progetto culturale di ampio respiro internazionale”.
I lungometraggi di Cronenberg che saranno proiettati sono: Stereo (1969); Crimes of the future (1970); Il demone sotto la pelle (Shivers) (1975); Rabid - Sete di sangue (1977); Veloci di mestiere (1979); The Brood - La covata malefica (1979); Scanners (1981); Videodrome (1983); La zona morta (1983). E poi La mosca (1986); Inseparabili (1988); Il pasto nudo (1991); M. Butterfly (1993); Crash (1996); eXistenZ (1999); Spider (2002); A History of Violence (2005); La promessa dell'assassino (2007); A Dangerous Method (2011); Cosmopolis (2012) e Maps to the Stars (2014).
Il Lucca Film Festival è un evento a cadenza annuale di celebrazione e diffusione della cultura cinematografica. Attraverso proiezioni, mostre, convegni e performance – spaziando dal cinema mainstream allo sperimentale – il festival riesce a coinvolgere ogni anno un pubblico sempre più ampio. Nel corso delle edizioni, il Lucca Film Festival è riuscito a distinguersi tra i tanti mediante programmazioni audaci ma al contempo attentamente studiate; è stato capace di omaggiare personalità affermate del mondo del cinema, di riscoprirne altre e “scommettere” su di nuove. A coronare il tutto contribuisce la bella cornice di Lucca, città in cui il festival si è ormai imposto come appuntamento atteso ed imperdibile.
www.luccafilmfestival.it ;Lucca Film Festival (indirizzo sede: via delle Tagliate II°, traversa I°, n 64 55100 Lucca); segreteria.lff@gmail.com.
Ufficio Stampa Lucca Film Festival: PS Comunicazione di Antonio Pirozzi (339/5238132) e Davis & Franceschini – Lea Codognato/Caterina Briganti - tel. 055/2347273 (info@davisefranceschini.it); Relazioni esterne Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca: Marcello Petrozziello (0583 472627; 340 6550425); comunicazione@fondazionecarilucca.
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David Cronenberg star dell’11/mo Lucca Film Festival
Al regista canadese sarà dedicata una retrospettiva completa dei suoi film e diverse mostre
Sarà David Cronenberg, regista, sceneggiatore, produttore e scrittore canadese, l'ospite d'onore della undicesima edizione del Lucca Film Festival, che si terrà dal 15 al 21 marzo nell’omonima cittadina toscana. Le iniziative dedicate all’autore di film-cult quali Videodrome, La Mosca e i più recenti A History of Violence e Cosmopolis partiranno il 15 febbraio con l’apertura di varie mostre internazionali – di cui una in anteprima italiana – che coinvolgeranno diverse location (le mostre rimarranno aperte fino al 3 maggio).
Il Festival è tra gli eventi di punta delle manifestazioni organizzate e sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e le mostre dedicate a Cronenberg sono organizzate insieme al “Comitato Nuovi Eventi per Lucca” e sostenute da Banca Pictet e Société Générale. Si avvale inoltre del supporto di Banca Generali Private Banking, Regione Toscana, Comune di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, della collaborazione di Provincia di Lucca, Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Centro Arti Visive, Photolux Festival e del patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
David Cronenberg sarà presente a Lucca nei giorni del festival per partecipare al programma previsto di proiezioni, incontri, conferenze e concerti (dedicati alle colonne sonore dei suoi film), che sarà realizzato in collaborazione con il Toronto International Film Festival e con la società Volumina di Torino. I biglietti di ogni attività saranno a breve acquistabili e/o prenotabili online sul sito del festival (www.luccafilmfestival.it).
“Il festival – ha spiegato il presidente Nicola Borrelli - che grazie al successo del 2014 con David Lynch, continua a crescere esponenzialmente, si appresta quindi a diventare il grande evento cinematografico italiano, e non solo, che congiunge inverno e primavera con un progetto culturale di ampio respiro internazionale”.
I lungometraggi di Cronenberg che saranno proiettati sono: Stereo (1969); Crimes of the future (1970); Il demone sotto la pelle (Shivers) (1975); Rabid - Sete di sangue (1977); Veloci di mestiere (1979); The Brood - La covata malefica (1979); Scanners (1981); Videodrome (1983); La zona morta (1983). E poi La mosca (1986); Inseparabili (1988); Il pasto nudo (1991); M. Butterfly (1993); Crash (1996); eXistenZ (1999); Spider (2002); A History of Violence (2005); La promessa dell'assassino (2007); A Dangerous Method (2011); Cosmopolis (2012) e Maps to the Stars (2014).
Il Lucca Film Festival è un evento a cadenza annuale di celebrazione e diffusione della cultura cinematografica. Attraverso proiezioni, mostre, convegni e performance – spaziando dal cinema mainstream allo sperimentale – il festival riesce a coinvolgere ogni anno un pubblico sempre più ampio. Nel corso delle edizioni, il Lucca Film Festival è riuscito a distinguersi tra i tanti mediante programmazioni audaci ma al contempo attentamente studiate; è stato capace di omaggiare personalità affermate del mondo del cinema, di riscoprirne altre e “scommettere” su di nuove. A coronare il tutto contribuisce la bella cornice di Lucca, città in cui il festival si è ormai imposto come appuntamento atteso ed imperdibile.
www.luccafilmfestival.it ;Lucca Film Festival (indirizzo sede: via delle Tagliate II°, traversa I°, n 64 55100 Lucca); segreteria.lff@gmail.com.
Ufficio Stampa Lucca Film Festival: PS Comunicazione di Antonio Pirozzi (339/5238132) e Davis & Franceschini – Lea Codognato/Caterina Briganti - tel. 055/2347273 (info@davisefranceschini.it); Relazioni esterne Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca: Marcello Petrozziello (0583 472627; 340 6550425); comunicazione@fondazionecarilucca.