martedì 11 settembre 2012

Hairspray. Grasso è bello di Adam Shankman (2007)


Prima di lavorare al roboante Rock of Ages, Adam Shankman fece suo l’incarico di portare sul grande schermo un altro musical di scena con successo a Broadway da qualche anno, Hairspray. Non un musical qualunque ma la trasposizione ultracamp e canora di una delle pellicole più compiute e amate del genio di Baltimore: John Waters.  
La pellicola è un delizioso omaggio all’opera watersiana, ne è chiara dimostrazione la sequenza d’apertura sulle note di Good Morning Baltimore in cui Shankman riunisce e cita tutta la cosmogonia trash rappresentata dalla città dove sono ambientate tutte le opere di Waters: siamo nella zona suburbana, la città si sveglia, aprono le attività commerciali (tra cui un salone di bellezza che potrebbe benissimo essere quello di Female Trouble), e le tensioni razziali pre-Luther King serpeggiano nella comunità dalle prime ore della giornata. La rubizza Tracy Turnblad (Nikki Blonsky, perfetta nel ruolo che fu di Ricki Lake) canta e balla fra ratti sul marciapiede che sembrano usciti da una sequenza di Pecker, incrocia un tris di pettegole che ricordano il finale di Mondo Trasho, si specchia in una vetrina, dove campeggia una figurina da Physique Pictorial, saluta un alcolista della prima ora e… incontra persino John Waters, che di fronte a una croce luminescente (a richiamare un altro dei cardini del watersiano, la feroce critica alla religione e alla liturgia cristiana) attende l’arrivo di qualcuno per aprire il suo impermeabile come il maniaco di Pink Flamingos! Non ci sorprende infine che Tracy, perso il bus della scuola, vi arrivi seduta sul tettuccio di un camion dei rifiuti…

The nicest kids In town.
La dimensione del musical poi celebra l’attitudine alla «canzone didascalica», usata da Waters per introdurre tutti i suoi ultimi capolavori, dallo stesso Hairspray fino a A Dirty Shame, passando per Pecker e La signora ammazzatutti.

Hairspray. Grasso è bello poi vanta un cast ideale per un musical di questo tipo: la già citata Nikki Blonsky è naturale e pienamente nel ruolo. Accanto a lei, fresco di diploma all’High School Musical c’è Zac Efron nel ruolo che fu di Michael St. Gerard (oggi divenuto pastore!), Michelle Pfeiffer, strega e razzista, ridimensiona l’attitudine supercamp e rococò di Debbie Harry dando connotati più intimi al personaggio di Velma Von Tussle (si veda il numero Miss Baltimore Crabs di cui Michelle Pfeiffer è protagonista), James Marsden, perfetto e dinoccolato nel panni ben stirati di Corny Collins, Queen Latifah nel ruolo della disc jockey di colore Motormouth Maybelle, e infine John Travolta che veste i (pesanti) panni di Edna Turnblad (ruolo in originale interpretato dalla mai dimenticata Divine) e Christopher Walken in quelli del padre di Tracy.

Nonostante l’approccio didascalico alla questione razziale (Waters allora l’aveva caricata di verve dissacrante e preziosa linfa rock’n roll) e le leziose parentesi familiari a casa di Tracy, il musical rispecchia l’attitudine dell’opera originale, i brani musicali sono memorabili (da The Nicest Kids In Town a You Can't Stop The Beat passando per Ladies' Choice, The New Girl In Town, e Welcome To The 60's) e le coreografie di Adam Shankman, arricchite da effetti speciali mai invasivi, sono aeree, piacevole e mai leziose. Tutto ciò ha fatto di Hairspray. Grasso è bello un vero cult, con un suo personalissimo e colorato fandom.

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