I Goonies è uno di quei film perfetti per un pomeriggio di festa. Solo a sentirlo nominare ti vengono subito in mente, divano e coperta, magari una cioccolata calda mentre guardi in TV - rigorosamente in VHS - un film come, Gremlins, gli Addams, Ghostbusters, Labyrinth - dove tutto è possibile, Piramide di paura, Edward Mani di forbice, E. T. l'extraterrestre o, appunto, I Goonies.
Alzi la mano chi non ricorda le battute principali di Data (Jonathan Ke Quan), Mikey (Sean Astin), Brandon (Josh Brolin) e gli altri ragazzi di Astoria durante le loro avventure alla ricerca del tesoro dimenticato di Willy l’Orbo. I Goonies racconta infatti delle peripezie dei giovani goonies (dal nome del quartiere Goondocks) alla ricerca di un modo per salvare la casa di Mikey, il cui padre archeologo è costretto a cedere ad alcuni spietati imprenditori, intenzionati a costruirvi un campo da golf. Tra una sortita in soffitta e un inseguimento sotterraneo con la banda di criminali italioti Fratelli (riferimento pulp che si inserisce perfettamente all'interno dell’avventura pop-picaresca elaborata da Steven Spielberg e Chris Columbus) i giovani protagonisti giungeranno infine alla grotta dove è custodita la nave pirata di Willy l’Orbo - ribattezzato dal giovane Mikey “il primo goonie” - che solo nel finale liberatorio troverà il modo di tornare a solcare le acque fra le urla di giubilo dei ragazzi di Astoria.
Alzi la mano chi non ricorda le battute principali di Data (Jonathan Ke Quan), Mikey (Sean Astin), Brandon (Josh Brolin) e gli altri ragazzi di Astoria durante le loro avventure alla ricerca del tesoro dimenticato di Willy l’Orbo. I Goonies racconta infatti delle peripezie dei giovani goonies (dal nome del quartiere Goondocks) alla ricerca di un modo per salvare la casa di Mikey, il cui padre archeologo è costretto a cedere ad alcuni spietati imprenditori, intenzionati a costruirvi un campo da golf. Tra una sortita in soffitta e un inseguimento sotterraneo con la banda di criminali italioti Fratelli (riferimento pulp che si inserisce perfettamente all'interno dell’avventura pop-picaresca elaborata da Steven Spielberg e Chris Columbus) i giovani protagonisti giungeranno infine alla grotta dove è custodita la nave pirata di Willy l’Orbo - ribattezzato dal giovane Mikey “il primo goonie” - che solo nel finale liberatorio troverà il modo di tornare a solcare le acque fra le urla di giubilo dei ragazzi di Astoria.
Il film - un vero feticcio per la generazione cresciuta negli Ottanta - mescola racconto suburbano (bellissimo il frammento in cui quel furbastro di Mouth traduce alla nuova governate ispanica di casa Walsh istruzioni tutte sue col beneplacito della svampita mamma di Mikey), avventura à la Indiana Jones (prove da superare, scenografie posticce, collaborazione) e weltanschauung pop per tutti: il giovane asmatico Mikey che butterà via l’inalatore nel finale, il “sotto007″ Data di origini orientali, Brandon il fratellone di Mikey, il cicciottello e spassosissimo Chunk, le “chicks” Andy e Stef a cui si unirà presto anche il deforme e forzuto Sloth Fratelli. L'intertestualità del film attinge continuamente dal mare magnum della popular culture: dal cameo di Cindy Lauper (che canta il tema del film Goonies R Good Enough) ai continui riferimenti a diversi cult movies come Gremlins, 007, Indiana Jones e ai generi hard boiled e fantastico.
In definitiva un passaggio obbligato durante le feste, magari al posto di uno di quei cinepanettoni indigesti e ricchi di grassi idrogenati che fanno tanto male alla salute.