martedì 3 aprile 2012

Darkened Room di David Lynch (2002)

Conosciamo bene l’attitudine a sperimentare di David Lynch e altrettanto bene sappiamo che al regista di Mulholland Drive e Twin Peaks piace farlo con le nuove tecnologie digitali come fu ad esempio per Dumbland, i cui otto episodi furono realizzati con l’ausilio del software Macromedia Flash (così come il video cult di Moby Shot in the back of the head). Già nel 2002 Lynch iniziò ad accantonare l’analogico con il breve esperimento Darkened Room (che trovate integralmente sottotitolato in lingua italiana alla fine del post) girato con la tecnica video digitale grazie al quale Lynch crea un intenso effetto straniante soprattutto in merito al sonoro (come nella sequenza in cui la ragazza giapponese cita i dati relativi al consumo delle banane nel mondo). Il video aumenta in crescendo (ma per accostamenti DADA, irrazionali e sorprendenti) la sensazione perturbante: dall'inizio in cui una ragazza giapponese (tale Etsuko Shikata) descrive - come in centinaia di video postati ogni giorno su Youtube - il posto in cui vive fino al minaccioso climax finale nella darkened room in cui una ragazza bionda piange annichilita su un divano mentre una donna bruna la terrorizza sovrastandola. Le sensazioni di pericolo imminente e di colpa (o della rimozione della stessa) sono ottenute grazie a un cosciente e certosino lavoro sui dettagli: le tre donne di nazionalità diversa (probabilmente declinazione psichica della stessa persona), l’orribile lampada-bambolotto sul pavimento, i disegni che Lovecraft avrebbe definito “osceni” appesi alle pareti della stanza…

Darkened Room, come abbiamo compreso dopo, annuncia e anticipa il capolavoro definitivo di David Lynch, INLAND EMPIRE, che uscirà ben quattro anni dopo. Chi di voi si è accorto di una certa camicia da notte cui è stato praticato un foro con una sigaretta?

Da (an)notare: le attrici nella darkened room del titolo sono Jordan Ladd e Cerina Vincent: entrambe apprezzate scream queen nonché star della pellicola horror di culto Cabin Fever dell’allora enfant prodige Eli Roth.



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