venerdì 15 marzo 2013

Jackie Brown di Quentin Tarantino (1997)


Quentin Tarantino ha appena finito di raccogliere larghi consensi di critica e di pubblico con il suo ultimo film Django Unchained ma tutte le sue pellicole godono, oggigiorno, di ottima salute e vengono continuamente riscoperte da parte di addetti ai lavori, fans e spettatori che semplicemente le beccano in seconda serata sulla TV generalista.
Jackie Brown è tra le pellicole che preferisco. I dialoghi tarantiniani (ricordate la discussione sulle armi fra Ordell e Louis davanti alla TV?), l’arte certosina del «recupero delle fonti» che qui vede la riproposizione del blaxploitation (film d’exploitation per un pubblico di afroamericani) con la presenza della magnifica Pam Grier, l’omaggio spassionato alla letteratura pulp di Elmore Leonard (il film è tratto dal suo romanzo Rum Punch e il personaggio di Jackie Brown cita il libro The Friends of Eddie Coyle amatissimo da Leonard stesso ).
Jackie Brown (quella procace black mama di Pam Grier) è una hostess invischiata in un giro di contrabbando di armi e denaro per conto di Ordell Robbie (Samuel L. Jackson e il suo cappellino Australian si sono conosciuti su questo set, n.d.r.) uno sciamannato piccolo farabutto convinto di tenere le redini di chissà quale enorme giro di affari. Al suo fianco Louis (uno spiegazzato e spassosissimo Robert De Niro) e Melanie (una sexy e rompiballe Bridget Fonda). La polizia - nei panni di Ray Nicolette (un irritante Michael Keaton) e Mark Dargus - inizia a interessarsi al caso mettendo alle strette Jackie che intanto ha conquistato il cuore di Max Cherry, professione garante di cauzioni. Gli ingredienti per un ottimo noir ci sono tutti, se poi a girarlo è Quentin Tarantino lo spasso è assicurato (attenzione il film è stato riscoperto negli ultimi anni, allora venne considerato addirittura un passo falso!).

Le citazioni sono moltissime, gli appassionati (e non) potranno divertirsi a trovarle tutte compresi i riferimenti ai film precedenti di Tarantino (Le iene, Pulp Fiction) ma resta indubbia la bellezza della pellicola in cui Quentin sposta sullo sfondo l’esegesi dello schizzo di sangue per raccontare con più ampio respiro la storia d’amore tra Jackie e Max e dare il giusto spazio all'intreccio squisitamente crime.

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