sabato 5 luglio 2014

Grindhouse: Planet Terror di Robert Rodriguez (2007)




Robert Rodriguez - amico fraterno di Quentin Tarantino con cui condivide un’attitudine onnivora in fatto di cinema - possiede una preparazione eclettica: sceneggiatore e regista ma anche montatore e compositore. Tutto questo know how, messo a disposizione della più spassosa ed entusiastica passione cinematografica, ha portato la coppia di registi a realizzare il progetto Grindhouse: due pellicole (in Italia usciti al cinema separatamente) che richiamano il double feature a basso costo - con un montaggio il più delle volte sconnesso e flottante - caratteristiche degli anni Settanta.

Planet Terror, l’episodio girato da Rodriguez, è da vedersi dopo quello di Quentin Tarantino A prova di morte ed è in realtà un accorato omaggio a pellicole cult d’exploitation riguardanti il contagio e la sopravvivenza (consigliato per approfondire il dossier PANDEMIA di Nocturno Magazine) quali Incubo sulla città contaminata di Umberto Lenzi (contattato con intenzioni filologiche da Rodriguez durante la realizzazione del progetto Planet Terror) e Zombi 2 del maestro assoluto Lucio Fulci.

Protagonista della vicenda una proverbiale “pupa da sballo” : Rose McGowan (ex del reverendo Manson, ora impegnata con lo stesso Rodriguez) nei panni di Cherry Darling, go-go dancer (omaggio alla Barbara Bouchet di Milano Calibro 9) alle prese con una notte di ordinaria follia durante la quale una tossina rilasciata nell'atmosfera da un gruppo di militari beoti (tra cui uno spassosissimo Tarantino) produce la necrosi delle cellule e trasforma la cittadinanza in un gruppo di mostri cannibali e assassini, i sickos che richiamano esteticamente i mostri di Incubo nella città contaminata. Insieme a Cherry ritroveremo i coniugi William e Dakota Block (e le loro bollenti crazy babysitter twins) medici impegnati durante il turno di notte, in particolare con l’ondata di malati folli e cannibali. In un tripudio di omaggi che vanno da Carpenter a Joe D’Amato passando per Spilberg, la pellicola procede ironica, folle e ricca di coolness alternando azione - ormai cult le sparatorie dalla gamba-fucile di Cherry Darling e la sequenza della baruffa in ospedale che cita E tu vivrai nel terrore! L’aldilà - a momenti di ironia sopratutto grazie ai dialoghi serrati che ormai connotano le pellicola di Rodriguez e Tarantino.


Nota: da uno dei trailer fittizi di Grindhouse, girato da Rodriguez stesso, nascerà il progetto del lungometraggio Machete (oggi un franchise) con protagonisti Danny Trejo, Robert De Niro e Lindsay Lohan.



3 commenti:

  1. film fighissimo!
    probabilmente il mio preferito dell'amichetto di tarantino

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Hai ragione Marco, è anche il mio preferito di Robert, insieme al suo episodio di Four Rooms!

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