giovedì 16 febbraio 2012

Dumbland di David Lynch (2005)

Dumbland è un’antologia lynchiana redatta rapidamente su un fazzolettino di carta mentre si parla al telefono, rigorosamente poggiato vicino a una lampada dalla luce rossa. Gli otto episodi – prima pubblicati sul sito web ufficiale di David Lynch e poi raccolti in DVD nel 2005 – contengono decine di riferimenti all'universo lynchiano e al suo background culturale. Dallo straniamento orrorifico della vita suburbana, agli interni familiari in Dumbland (la terra degli stupidi) David Lynch cita sé stesso: l'espressione «my teeth are bleeding!» (i miei denti stanno sanguinando!) che ricorda i corti degli esordi (The Grandmother), le rivelazioni segrete durante un momento di confusione che richiamano quelle di Twin Peaks. Nell’episodio La visita di un amico ritroviamo il perturbante personaggio del cowboy (Mulholland Drive, The Cowboy and the Frenchman) e l’episodio Zio Bob dove il suddetto parente flatulento porta il nome dello spirito efferato di Twin Peaks.

Gli otto episodi sono stati realizzati per intero da Lynch con l’ausilio del software Macromedia Flash e hanno una grafica semplice e straniante. I personaggi principali: Randy sboccato e rozzo capofamiglia, Sparky il piccolo di casa dalle fattezze di un alieno e la moglie di Randy in perpetua crisi isterica, sono tipizzati e possiedono una vis comica deliziosamente perturbante.

In definitiva Dumbland è una nuova occasione per confrontarsi con il genio del maestro David Lynch e goderne una volta di più le prodezze e divertissment.

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