di Alessandro Milanese*
Partiamo da un presupposto.
Partiamo da un presupposto.
Io
non amo chi ha ricevuto un dono, sotto forma di talento per una
determinata arte, e cerca di esprimersi con altre forme creative. Non
ne conosco il motivo. E' una mia personalissima forma di razzismo,
forse. O forse un rigurgito frustrato di chi come me non ha alcun
talento. Una maniera sbrigativa e dozzinale per dire «tu!
Sei un genio nel fare la tua cosa, non fare la cosa degli altri!».
Me
ne rendo conto, faccio ovviamente la figura del cretino, ma è la
sacrosanta mia verità.
Detto
questo, parto con scetticismo nell'ascolto di Crazy Clown Time
di David Lynch. Un genio del piccolo e grande schermo. Colpevole, tra
l'altro, di aver insegnato a me e a altri milioni di telespettatori
che anche quello che normalmente chiamiamo telefilm può
essere interessante, affascinante, ben orchestrato, ben recitato e
con una grande colonna sonora.
E
questa è per assurdo la debolezza di questo disco.
Arrivare
dopo le colonne sonore dei suoi lavori (da Cuore Selvaggio a
Mulholland Drive). Perché è inimmaginabile non legare questi
suoni a quelli che si muovevano dietro Laura Palmer in Twin Peaks, per esempio. Il tentativo, sia detto da subito, fallisce,
in alcuni casi anche miseramente.
Karen O degli Yeah Yeah Yeahs |
Prendere
Football game, un
tempo di batteria sempre uguale, cantato nasale simil
blues classico, e purtroppo la solita chitarra
slabbrata alla Chris Isaak. Sintetizzando, richiami al suo
passato che fanno di una brutta canzone, una brutta canzone già
sentita.
Neanche
la presenza di Karen O (Yeah Yeah Yeahs) fa partire il disco col
piede giusto, Pinky's dream dopo
una discreta strofa rimane ancorata a se stessa rimanendo una buona
idea sprecata.
Idee
invece che scarseggiano nei ridicoli rumori di
Good day today (il
mitra?), nella noia profonda (della serie come buttar via un discreto
giro di basso) di Noah's ark, nei
suonini da luna park di I know (ancora
quella chitarra),
negli oltre sette lunghissimi minuti della improduttiva Strange
and unproductive thinking, e
nelle restanti canzoni del disco, che suonano simili nel tentativo di
risultare di atmosfera
& freak, riuscendo
solo a essere terribilmente uguali a quelle ascoltate nella prima
parte del disco.
Abbiamo parlato anche di Crazy Clown Time il video del singolo girato da David Lynch.
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