Glamorama romanzo di culto di Bret Easton Ellis uscito nel 1998 e ambientato nella metà degli
anni Novanta è una mastodontica produzione (563 pagine), dalla lunga gestazione
che ha ormai assunto un valore storico-letterario di prim’ordine. Glamorama
ci presenta un vortice iper-saturo, al cui centro
troviamo il cover-boy Victor Ward, un modello dalla rampante carriera
mediatica troppo preso dal proprio self per accorgersi degli oscuri e
orribili eventi che si muovono dietro le quinte di cartapesta della sua
esistenza. Con sapiente approccio
surrealista Bret Easton Ellis mette in scena un lungo viaggio, una fuga-pretesto narrata in
prima persona cosicché la visione io-centrica di Victor restituisca al lettore
gli eventi come distorti, privi di connotati definiti in un'articolata visione Avant-Pop. Seguire Victor in Europa, tra
Londra e Parigi, città che topograficamente offrono luoghi di consumo che ne
sottolineano il legame culturale con gli U.S.A. (dai negozi GAP ai club, alle
abitazioni scelte dai personaggi), rappresenta un delirante percorso che stringerà il cappio intorno
al collo di Victor rendendolo vittima e complice di una folle organizzazione
criminale e terroristica messa su da un gruppo di top-model senza scrupoli.
L’intertestualità, cardine
principe del postmoderno, arricchisce il romanzo facendone un cult. Fra le
pagine ritroviamo infatti volti noti delle passate prove narrative di Bret Easton Ellis:
Lauren Hynde, Sean Bateman e Bertrand Ripleis da Le regole dell'attrazione,
Patrick Bateman (fratello di Sean) da American Psycho, Alison Poole
presente anch’essa in American Psycho ma già personaggio del romanzo Tanto
per cambiare di Jay McInerney. Lo stesso Victor fa capolino in Le regole
dell’attrazione come fidanzato di Lauren mentre narra di un… delirante viaggio
in Europa!
Infine nelle liste realizzate da
Victor (specie all’inizio del romanzo durante la sua attività di PR a New York)
ritroviamo l’intera cosmogonia pop degli anni Novanta: da Madonna a Naomi
Campbell, da Helena Bonham Carter a Cassavetes.
Nessun commento:
Posta un commento