Il rapporto di David Lynch con i commercials, con la pubblicità, è sempre stato intenso, quasi un percorso parallelo all'Opera cinematografica istituzionale del maestro, ricorderete per esempio l’ultimo spot per la fragranza Gucci by Gucci sulle note di Heart of Glass dei Blondie, spot che qui in Italia ha avuto molto successo.
Lynch tornò alla pubblicità in gran spolvero grazie alla Maison Dior per la quale realizzò un meraviglioso cortometraggio ambientato in una Shanghai elettrica e romantica a metà fra le visioni di Murakami Haruki e il suo Velluto Blu. Il cortometraggio è stato realizzato in occasione della presentazione della collezione Resort di Dior a Shanghai nel 2010, collezione che - proprio per celebrare la collezione - vede tingersi di blu elettrico la borsa Lady Dior, vera e propria icona della Maison. Sarà proprio Lady Dior al centro della vicenda scritta e diretta da David Lynch con protagonista il premio Oscar Marion Cotillard. La Cotillard qui incarna una bellezza fragile e opalescente, alle prese con un ricordo mesmerizzato dal passato, un amore perduto e svanito sulla Pearl Tower – alla quale lo stesso Lynch ha dedicato la poesia che recita la Cotillard – tornato per donare bellezza attraverso Lady Dior, una borsa blu elettrico ritrovata nella camera d’albergo della protagonista.
Un piccolo capolavoro quello di Lynch che qui coniuga le sue istanze cinematografiche a un’attitudine prettamente commerciale raggiungendo una sintesi ricercata e immaginifica.
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